sabato 14 luglio 2012

Rugby italiano visto dall'esterno...e dall'interno?

 
Navigando in internet mi sono imbattuto in questo video.
Pochi giorni fa pensavo ad un articolo da scrivere, ma mi mancava lo spunto. Beh, questo video mi ha dato lo spunto e la possibilità di unione di più discorsi.
Nel video sono evidenziati alcuni errori commessi da rugbisti azzurri.
Si sa che in italia lo sport nazionale non è il rugby, ma è uno sport che sta conquistando l'interesse del pubblico (e direi che non è da sottovalutare!).
In questi ultimi anni si è parlato di crescita del movimento rugbistico nazionale, si sono create 2 (adesso 3, ma sono sempre 2) franchigie che partecipano alla Rabodirect Pro12, si sono inserite nuove regole nel campionato di Eccellenza riguardo l'impiego di atleti in determinati ruoli, tutto per far si che cresca il livello tecnico dei nostri giocatori per far bene in nazionale.
Ci sono anche le accademie, che però stentano a sfornare campioni con la c maiuscola. Alcuni giovani promesse vengono ingaggiate dalle franchigie o da società importanti di Eccellenza, ma non vengono impiegate continuamente perché trovano nel proprio ruolo qualcuno più bravo o più esperto.
Per non parlare, poi, del livello dei nostri campionati rispetto al resto d'Europa o del mondo (nazioni d'elite nel rugby). Tranne qualche top team (3-4, non di più, oltre alle due franchigie), le altre squadre non sono all'altezza di sfornare campioni da dare alla nazionale italiana.
Gli stadi anche, ovviamente, non sono all'altezza, e anche con poco pubblico. L'apice si raggiunge quando si legge che città come Milano, Torino eBologna si rifiutano di concedere lo stadio all'Italrugby per i test-match....cose da far ridere!
Si spera (ormai ad una settimana dalle nuove elezioni per la presidenza della FIR) che l'eletto possa apportare quelle modifiche e mettere in atto il processo di cambiamento e crescita di tutto il movimento rugbistico italiano.
Innanzitutto le famiglie italiane dovrebbero andare di più allo stadio a guardare le partite di rugby, dovrebbe esserci un comitato regionale e/o provinciale che deve fare propaganda per la creazione di nuove squadre e nuovi campionati di mini rugby sul territorio nazionale. Si deve imporre alle società di tutti i campionati di schierare in campo e in determinati ruoli degli under, ai quali si deve far raggiungere un determinato minutaggio che non sia inferiore al 50% dell'intero campionato (e non trovare strataggemmi spostando un giocatore o l'altro sullo schieramento e aggirare "l'ostacolo"). 
Questione stadi: considerando che in Italia gli stadi sono proprietà comunali, date in affitto o in gestione alle società di calcio, è il comune che deve trovare una soluzione per far convivere calcio e altri sport nel miglior modo possibile.
I piccoli stadi utilizzati nei campionati (alcuni di Eccellenza sembrano addirittura di serie C), andrebbero ristrutturati e aumentata la capienza.....ma tutto parte da noi. Andiamo allo stadio e seguiamo con partecipazione questo sport.
Sono stufo di essere felice di aver battuto la Scozia nel 6 Nazioni (e non sempre avviene), oppure di essere soddisfatto di aver perso con l'Inghilterra per pochi punti. Sono uno sportivo che accetta la sconfitta, ma prima di tutto sono un vincente. Voglio poter vincere un 6 Nazioni o arrivare in semifinale dei mondiali tra due/tre anni,e mantenere quello standard.
Quelle che ho elencato sono quelle che secondo me potrebbero essere delle soluzioni da adottare per raggiungere qualche risultato e correggetemi se sbalio o se avrò detto qualche cavolata. Adesso passo la palla (come un vero rugbista) a coloro che sono più esperti di me e conoscono meglio di me il rugby e vicende "politiche".

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