Nella conferenza stampa post-partita, nella sala stampa dello Stadio Monigo, il tecnico trevigiano dell’Italia U20 Andrea Cavinato è un fiume in piena e, nonostante la netta sconfitta contro la Nuova Zelanda, non nasconde il proprio orgoglio per la prestazione offerta dagli Azzurrini: “E’ stata una partita molto dura – spiega - dove abbiamo anche provato a giocare e ad impostare nostro gioco. Certo bisogna tenere conto che avevamo contro la Nuova Zelanda che gioca un rugby totale fatto di contrattacchi, recuperi, cambi d’angolo, fisicità. Credo che soprattutto dopo la metà del primo tempo la squadra abbia fatto una grande partita a livello difensivo. Il 36-0 del primo tempo rispetto al finale della partita la dice lunga sulla crescita dei giocatori durante il match e non mi sembra proprio che i neozelandesi abbiano mollato, hanno cambiato molto nel secondo tempo mandando in campo atleti decisi a conquistarsi un posto nel XV titolare e sotto mio punto di vista l’Italia ha fatto un’ottima partita. Certo non sono felice di aver preso sessanta punti, ma dobbiamo renderci conto che oggi la Nuova Zelanda viene da un altro pianeta, noi siamo terrestri. Il pubblico è stato meraviglioso, giocare qui è stato entusiasmante e credo che i ragazzi abbiano vissuto questa cornice in modo intenso ed emotivamente positivo. Hanno risposto andando oltre i propri limiti e aggiungendo qualcosa rispetto a quello che sapevano fare sino a ieri sera”. CLICCA QUI PER L’AUDIO INTERVISTA AD ANDREA CAVINATO CLICCA QUI PER L’AUDIO INTERVISTA A PIERMARIA LESO Più sintetico capitan Leso: “ Prima della partita c’era di sicuro molta tensione, sapevamo di giocare contro i migliori al mondo, contro la squadra che ha dominato il Mondiale U20 per tre anni consecutivi. Scendere in campo davanti a questo pubblico è stato straordinario. Adesso l’obiettivo rimane la salvezza, ma scenderemo sempre in campo per vincere, per portare a casa ogni risultato” |
sabato 11 giugno 2011
MONDIALI U20, CAVINATO: “NON FELICE MA ORGOGLIOSO: LA SQUADRA OLTRE I PROPRI LIMITI”
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento