domenica 5 giugno 2011

ROLAND GARROS - Finale maschile Rafa punta al sesto titolo, Roger al bis

Roger Federer
Non era questa la finale del Roland Garros pronosticata alla vigilia. Almeno per metà. Ma, viste le premesse, lo spettacolo potrebbe essere addirittura migliore. Del resto si tratta di una sfida che ha assegnato il trofeo parigino già in tre occasioni. Oggi pomeriggio sul "Philippe Chatrier" andrà in scena l'ennesimo capitolo della sfida infinita tra Rafa Nadal e Roger Federer (nella foto): lo spagnolo è avanti per 16 a 8 nei precedenti ed ha vinto le ultime due sfide (la più recente in semifinale sulla terra di Madrid). Decisamente favorevole il bilancio di Nadal sul rosso, 11-2, compresi tre successi in finale proprio al Roland Garros, dal 2006 al 2008). Ma con il Federer visto fin qui Rafa, che punta al sesto titolo, non può di certo dormire sonni tranquilli. Rafa torna in finale in uno Slam dopo il successo agli Us Open dello scorso settembre a New York. Per Roger - recordman di titoli Slam (16) ed a caccia del bis francese - sono invece trascorsi oltre sedici mesi: dalla vittotoria agli Australian Open, nel gennaio 2010. Nadal quest'anno ha vinto sul rosso di Montecarlo e Barcellona ed è stato finalista ad Indian Wells, Miami, Madrid e Roma (sempre fernato da Djokovic). Federer ha vinto Doha a gennaio ed è stato finalista a Dubai (sconfitto da Djokovic).

Venerdì in semifinale doppio regalo di compleanno per Nadal: lo spagnolo si è qualificato per la finale del Roland Garros battendo Murray mentre Federer ha eliminato Djokovic "salvando" la leadership mondiale dello spagnolo. Il tutto in uno straordinario pomeriggio di tennis a Parigi, con in campo i quattro più forti giocatori.
Tre set ma tre ore e diciassette minuti di battaglia. Il primo regalo di compleanno Nadal se lo fa da solo. Batte per 64 75 64 lo scozzerse Andy Murray, quarto favorito del seeding, e si qualifica per la sesta volta per la finale del Roland Garros di Parigi. Il numero uno del mondo, che festeggia i 25 anni, sfodera una grande prestazione per battere un Murray alla sua prima semifinale parigina ed oramai diventato pericoloso anche sul rosso. La cronaca. Nel primo set Rafa ottiene il break al terzo gioco, nel game successivo salva tre palle per il contro-break e nel quinto gioco strappa nuovamente la battuta a Murray (4-1). Lo spagnolo restituisce uno dei due break di vantaggio ma incamera ugualmente il primo set per 64 non prima però di aver annullato al britannico con un servizio esterno la palla del cinque pari. Nella seconda frazione lo spagnolo salva due palle break nel secondo gioco e poi nel quinto game è lui a togliere la battuta ad Andy. Nel sesto gioco il maiorchino restituisce il favore con un doppio fallo (3-3). Nel game successivo Nadal fallisce due palle break ma non la terza (4-3): subito arriva però il contro-break di Murray (4-4). All'undicesimo gioco lo spagnolo conquista ancora un break e poco dopo il secondo parziale per 75. Nel set decisivo Rafa si procura subito tre palle break e con un rovescio diagonale anticipato ottiene il break. Nel quarto gioco Andy fallisce due opportunità per recuperare e Nadal sale 3-1. Nel sesto gioco il mancino di Manacor salva altre due palle break. Ancora nell'ottavo gioco Rafa evita il contro-break prima con una palla corta millimetrica, quindi con un diritto a tutto braccio e poi con un rovescio imprendibile. Nadal sale 5-3 ed archivia la terza frazione per 64.
Lo spagnolo punta al sesto titolo al Roland Garros dopo quelli vinti nel 2005, 2006, 2007, 2008 e 2010. Curiosamente però Nadal non ha mai vinto da numero uno: nel 2009, quando pure era in vetta al ranking Atp, uscì negli ottavi per mano di Soderling. Il mancino di Manacor è salito a 44 match vinti su 45 disputati a Parigi (l'unica sconfitta contro Soderling, negli ottavi del 2009). Rafa ha giocato almeno fino ai quarti proprio contro Soderling, il suo peggior Roland Garros: poi però Nadal è tornato quello vero. Domenica Rafa, che ha festeggiato i 25 anni portando la torta di compleanno nel Centro Stampa del "Philippe Chatrier", troverà dall'altra parte della rete Roger Federer.

Lo svizzero gli ha infatti fatto il regalo più bello: ha sconfitto per 76(5) 63 36 76(5), in tre ore e quaranta minuti di gioco, il serbo Novak Djokovic. Con il 24enne di Belgrado costretto a rimandare - almeno per ora - il sorpasso sul maiorchino in vetta al ranking mondiale. Sfida stellare quella tra Roger e "Nole" che sfoderano repertorio completo. Pubblico del "Philippe Chatrier" schierato tutto dalla parte di Federer, neanche fosse un francese. La cronaca: Il 29enne di Basilea parte subito forte, a suon di colpi spettacolari e break. Immediata la risposta del serbo che ottiene subito il contro-break.Tra scambi da cineteca e colpi impossibili, un altro paio di break e due set poin non sfruttati da Nole sul 5-4 (ma con Federer al servizio), il primo parziale si conclude al tie-break che lo svizzero si aggiudica per 7 punti a 5. Djokovic accusa il colpo e nella seconda frazione Federer sale 4-1 (break al secondo gioco) con chance del 5-1. Nell'ottavo gioco però Nole annulla ben cinque set point e nel game successivo ha la palla del contro-break, cancellata dallo svizzero con una prima sulla riga. Poi Federer chiude la frazione per 63. Terzo parziale dominato dal serbo che vola 3-0 (break al secondo gioco) e poi chiude 63. Nel quarto parziale Djokovic strappa il servizio a Federer e va a servire per il set e per allungare l'incontro al quinto. Nel decimo game, però, Nole va sotto 0-40, salva due palle-break ma non la terza: ed è cinque pari. Ancora una volta il set si chiude al tie-break: Roger vola sul 6 a 3 e poi chiude per 7 punti a 5 spezzando l'imbattibilità del serbo. E per lui c'è la standing ovation del centrale parigino.
Novak deve inghiottire amaro: salta l'aggancio al record di John McEnroe, che nel 1984 ha infilato 42 successi di fila ad inizio stagione fermandosi anche lui a Parigi (ma in finale, sconfitto in cinque set da Lendl). Djokovic si ferma infatti a quota 41 incontri di fila (che diventano 43 se si considerano i due singolari della finale di Davis dello scorso dicembre) che si sono tradotti in sette titoli, compresi gli Australian Open. Curiosamente era stato proprio lo svizzero a battere Nole - in semifinale alle Atp Final di Londra dello scorso novembre - prima che il campione di Belgrado cominciasse la sua cavalcata vincente. Ma Djokovic fallisce soprattutto l'assalto alla prima poltrona mondiale. "Rafa, miglior regalo di compleanno non potevo farti", ha detto Federer intervistato sul campo a fine match. Roger quest'anno aveva perso tre volte su tre dal serbo: la semifinale di Parigi è stata la vendetta più dolce per lo svizzero, recordman di trofei Slam (16). Per Federer, già campione a Parigi nel 2009, l'eventualità di un possibile bis si è concretizzata nel corso di un torneo dove ha concesso solo un set agli avversari sfoderando una condizione invidiabile.

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