domenica 22 maggio 2011

Frosinone, arrivederCi serie B, C… siamo e C… saremo sempre

Termina dopo cinque anni l'esperienza in B del Frosinone

Il Frosinone Calcio saluta la serie B dopo 5 stagioni.

Eravamo allo stadio ieri, insieme ai circa 3000 spettatori, giornata calda… in tutti i sensi. Giornata all’insegna delle contestazioni, per fortuna pacifica, come sempre.

Il Frosinone si schiera in campo con:

Sicignano, Catacchini, Formato, Minelli, De Maio, Cesaretti, Pestrin, Beati, Masucci, Sansone, Zigoni.

In panchina: Vaccarecci, Frabotta, Biso, Grippo, Di Tacchio, Stellone, Campagna.

Sassuolo (4-4-2):

Pomini, Fusani, Piccioni, Rea, Consolini, Valeri, Magnanelli, Riccio, Catellani, Quadrini,

Martinetti.

In panchina: Bressan, Bocchetti, Benedetti, Troiano, Cinelli, Barbuti, Vignali.

E’ un Frosinone con i cerotti quello che ha affrontato il Sassuolo di mister Mandelli nel match in assoluto più importante del campionato.

Oltre a Santoruvo, squalificato, non sono stati della gara Frison (contrattura agli adduttori della coscia), Biasi (contrattura al bicipite femorale destro), Bottone (fascite plantyare bilaterale) e Terranova (edema nell’inserzione del retto femorale destro). I disponibili hanno svolto una seduta di rifinitura tattica basata su una partitella e prova di calci piazzati al Casaleno.

Dicevamo che il Frosinone saluta la serie B con una sconfitta. Sono i neroverdi del Sassuolo ad imporsi sui canarini che, dopo aver subito lo svantaggio al 12’ per un calcio di rigore trasformato da Quadrini con espulsione di Formato, trovano il pari al 40’ con Cesaretti. Nella ripresa Magnanelli firma il nuovo vantaggio per gli uomini di Mandelli che corsari al Matusa vedono più vicino l’obiettivo salvezza dopo la vittoria di ieri.
L'immagine più bella della giornata è l’applauso del Presidente Stirpe a tutti i tifosi che si stringono più che mai attorno all’artefice dell’impresa che cinque anni fa esatti ha portato Frosinone a far parlare di se in tutta Italia come mai successo prima vista la storica ed unica promozione in serie B. Frosinone che saluta la cadetteria dopo cinque stagioni consecutive disputate nella seconda serie nazionale.

Al 1’ Riccio non trova il tempo a tu per tu con Sicignano che recupera palla. Al 6’ Valeri, su cross dalla sinistra di Catellani, non aggancia, palla che termina di poco fuori. Al 12’ rigore per i neroverdi. Formato atterra in area Martinetti, per Tommasi è rigore e conseguente espulsione del giovane primavera canarino. Dagli undici metri Sassuolo in vantaggio con Quadrini che batte Sicignano portando in vantaggio i neroverdi di Mandelli. Al 30’ Valeri conclude a botta sicura, Sicignano con una mano salva. Al 32’ Sicignano con una mano salva in corner il colpo di testa ravvicinato di Martinetti. Al 40’ il Frosinone pareggia. Cross di Sansone per Zigoni che appoggia al centro area dove Cesaretti deve solo depositare in rete. Un minuto più tardi traversa del Sassuolo con Catellani, la palla termina sui piedi di Quadrini che a porta vuota spara alto. Al 42’ punizione per il Frosinone, Sansone dalla sinistra calcia a cercare qualche compagno in area ma non ci arriva né De Maio nè Cesaretti. Termina dopo 1’ di recupero la prima frazione. Squadre negli spogliatoi sul pari. Si rientra in campo senza variazioni nelle due formazioni iniziali. Al 51’ raddoppio del Sassuolo con Magnanelli che con un preciso pallonetto da fuori area insacca sotto il sette dopo che Sicignano aveva compiuto un miracolo in uscita su Quadrini. Al 12’ Catellani per Rea che prova ad incrociare ma Sicignano salva in corner. Al 60’ punizione di Sansone dalla destra, Pomini si salva in corner. Al 65’ Catellani in girata, Sicignano blocca centrale. All’81’ Sicignano respinge con i pugni il tiro di Troiano. All’87’ Minelli di testa colpisce la traversa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Null’altro da segnalare anche dopo 4’ di recupero concessi. La cosa più bella della giornata è l’applauso del Presidente Stirpe a tutti i tifosi che si stringono più che mai attorno all’artefice dell’impresa che cinque anni fa esatti ha portato Frosinone tutta a far parlare di se in tutta Italia come mai successo prima. Termina qui, dopo cinque stagioni l’esperienza in B del Frosinone.

Dalla curva nord invece i più gettonati per le contestazioni sono stati l’allenatore Campilongo, Bocchetti, passato al Sassuolo, e i calciatori canarini, apparsi svogliati.

In campo si è vista una squadra ferma, senza idee. Lanci lunghi dal centrocampo verso il solo Zigoni, marcato sempre dai 4 difensori. Per i primi 10’ si è visto solo il Sassuolo, che ottiene l’espulsione e un calcio di rigore, realizzato. Dopo il goal subito si è visto un Frosinone che ha accusato il colpo, ma ha iniziato a giocare palla a terra e un minimo di velocità. In queste condizioni, sul campo si è visto una squadra alla pari, o leggermente superiore agli avversari, infatti è riuscita a raggiungere il pareggio in scadenza della prima frazione di gioco.

Il più attivo dei gialloblu è sempre stato Sanone. Avvio di azioni sempre affidate a Pestrin, che si trovava a portare palla e fermarsi a causa dei compagni fermi. La fascia sinistra non è mai stata utilizzata dagli esterni ciociari.

La partita con il Sassuolo ha fatto notare l’atteggiamento della squadra dell’intera stagione. Squadra incapace di costruire azioni pericolose, lenta, ferma e incapace di tirare in porta.

E’ lontana anni luce la squadra degli esordi in serie B, o quella di Mr. Moriero, a lungo capolista, che giocava in velocità, sfruttava le fasce laterali e tutti si smarcavano creando più di una alternativa di passaggio al portatore di palla. Lontana anni luce anche da quella squadra della serie C.

Le partite stagionali sono state delle fotocopie (tranne rare occasioni): Goal subìto molto presto e gara in salita alla ricerca del pareggio, con l’avversario che dilagava; oppure goal segnato subito, squadra che inspiegabilmente si disuniva, fermandosi e avversario che pareggiava o che segnava il goal partita nei minuti fanali delle gare.

Purtroppo siamo retrocessi nell’anno in cui la serie b ha avuto il suo livello di competitività più basso, ricordando gli anni in cui militavano in serie cadetta Juventus, Napoli, Bari, Bologna, Lecce, Cesena, Brescia, Torino, ecc.

Sperando che la serie C sia un’occasione per “resettare”, ricostruendo una società solida, che sia in grado di riprogrammare una nuova promozione in serie B.

Un tifoso che si trovava allo stadio, seduto avanti a noi ha detto che “in 5 anni di serie B, Frosinone non imparato niente. C’è stato soltanto l’entusiasmo iniziale dei primi anni dopo la promozione in B…”

Effettivamente è stato così, il pubblico delle tribune sostiene la squadra fino alle prime difficoltà, dopo di che abbandona e la contesta. Uniche note positive: la Curva Nord che segue e sostiene la squadra sempre, anche in trasferta (tranne ieri che cantava “Andate via tutti!”). la sensazione è che questi cinque anni in Serie B siano stati un'occasione persa per la città. Dopo la storica finale playoff vinta col Grosseto, che aveva fatto sognare la città e la provincia, i politici locali facevano a gara mostrarsi allo stadio e a farsi fotografare con i vertici della società e con la squadra, ma alla fine non è cambiato nulla. La città non ha saputo dotarsi di strutture adatte alla categoria, da anni si attendono sviluppi per un nuovo stadio, senza contare che la società non può disporre neanche di un centro sportivo per gli allenamenti. Anche a livello societario sono stati commessi diversi errori, non si è puntato a creare un gruppo solido, ma ogni anno la squadra veniva smantellata, con i migliori giocatori ceduti, e venica sostiuito l'allenatore. E' vero che sono stati lanciati diversi giovani nel grande calcio, come Lodi, Eder, Salvatore Bocchetti, ma la cessione di diversi elemnti anche a squadre della stessa categoria ha fatto sì che l'ossatura della squadra dovesse essere ogni anno riassemblata.

Negli ultimi minuti della gara, dalla Nord uno striscione recitava: C… siamo e C… saremo sempre”, dimostrando attaccamento e sostegno al Frosinone e società.

Confidando nel presidente Stirpe che possa già iniziare a lavorare per la prossima stagione per costruire qualcosa di importante, perché sappiamo che lui sa come si fa, come ci ha dimostrato molte volte, gli facciamo i nostri migliori auguri.

Commento della partita da: http://www.frosinonecalcio.com/news.php?id=3488

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