E' dal 2001, l'anno del Grande Slam della Virtus Bologna, che l'Italia non vince l'Eurolega. In questi dieci anni non siamo rimasti a guardare, siamo arrivati altre tre volte in finale (nel 2002 sempre con la Virtus, nel 2003 con Treviso e l'anno successivo con la Fortitudo Bologna) ma senza più riuscire ad alzare al cielo la coppa. Da domani, a Barcellona, ci prova Siena, l'unica tra le quattro in corsa che l'Eurolega non l'ha mai vinta, anche se tre volte c'è andata vicina. Negli ultimi anni, parallelamente al dominio in Italia (quattro scudetti consecutivi) la Montepaschi ha acquistato una dimensione da big anche oltre confine. Siena è alla sua quarta Final Four, si è sempre fermata in semifinale, due volte (nel 2003 contro Treviso, nel 2004 contro la Fortitudo) contro squadre italiane. L'ultima volta della Montepaschi alla Final Four è stata nel 2008, quando fu il Maccabi Tel Aviv a sbarrarle la strada. Nelle ultime due stagioni, invece, sono arrivate un'eliminazione ai quarti (contro il Panathinaikos, avversario di domani in semifinale) e uno stop nella Top 16.
Maccabi-Real Madrid e Siena-Panathinaikos, queste le due semifinali che andranno in scena domani al Palau Saint Jordi. Per la Montepaschi un altro ostacolo greco dopo l'Olympiacos affrontato (e battuto 3-1 dopo aver perso di 48 punti gara 1) nei quarti di finale. Una squadra, il Panathinaikos (battuta due volte quest'anno dall'Olympiacos nel torneo greco), che per cinque volte è salita sul tetto d'Europa (l'ultima nel 2009) e che è guidata in panchina da uno dei tecnici più vincenti di sempre, Zelimir Obradovic. Il 51enne allenatore serbo è al 'Pana' dal 1999 e in 12 anni ha vinto tutto quello che c'era da vincere, in casa (undici titoli ellenici, otto consecutivi dal 2003) e in Europa, dove punta a diventare il primo allenatore a conquistare l'Eurolega cinque volte con la stessa squadra. Numeri impressionanti, cui si aggiunge un altro dato. Obradovic giocherà la 12esima Final Four della sua carriera e andrà a caccia dell'ottavo trionfo dopo aver vinto alla guida di Partizan, Badalona, Real Madrid e appunto il Panathinaikos.
"Sono molto orgoglioso di essere qui - ha detto il coach della Montepaschi, Simone Pianigiani -. E' un'atmosfera magica, si affrontano grandi squadre, faremo del nostro meglio per onorare questa competizione. Non è la prima volta che giochiamo contro Obradovic e il Panathinaikos, penso che abbiamo dimostrato negli ultimi due anni di poter giocare al loro livello. Possiamo vincere o perdere, ma sicuramente possiamo giocarcela alla pari. Sono sicuro che sarà una grande partita. Sapere leggere in modo corretto le situazioni che si verranno a creare nel corso della partita farà la differenza anche se sarà davvero difficile fermare Diamantidis e Batiste sul pick-and-roll o bloccare i tre grandi tiratori che hanno. Dobbiamo pensare come squadra e giocare difensivamente come squadra, che è stato il nostro punto di forza in questa stagione".
Una piccola cittadina di provincia contro tre capitali d'Europa. I 75 mila (circa) abitanti di Siena e provincia, contro gli oltre 3 milioni di Atene e Madrid e i due di Tel Aviv. Davide contro Golia, insomma. L'intrusa, tra le quattro, è Siena, arrivata all'ultimo atto attraverso un percorso non facile. Rivoluzionata la scorsa estate la Montepaschi si è ritrovata nel momento clou della stagione senza uno dei suoi migliori giocatori (McCalebb) e ha rischiato grosso nelle Top 16 (iniziate con due sconfitte) prima di rialzare la testa. Siena ha vinto sette delle ultime otto partite giocate in Eurolega, unico ko il -48 con cui ha iniziato il quarto di finale contro l'Olympiacos, una sconfitta che sembrava l'inizio della fine e che invece è diventata la molla del riscatto. Siena è l'unica delle quattro presenti a Barcellona a non aver mai vinto l'Eurolega, le altre tre mettono assieme 18 trionfi (8 il Real Madrid, 5 a testa per Panathinaikos e Maccabi).
Non c'è solo Siena a rappresentare l'Italia a Barcellona. Alla guida del Real Madrid, dopo le dimissioni di Ettore Messina (maturate proprio in seguito al ko casalingo nelle Top 16 contro Siena) è rimasto un allenatore italiano, Lele Molin, una vita da assistente, che in semifinale se la vedrà con il Maccabi guidato da David Blatt, ex tecnico di Treviso, club dove Molin ha diretto le sue poche partite da capoallenatore. Real-Maccabi sarà diretta da un arbitro italiano, Luigi Lamonica.
Domani sono in programma le due semifinali. Alle 18 Siena-Panathinaikos, alle 21 Real Madrid-Maccabi. Domenica le due finali: alle 13:30 quella per il terzo posto, alle 16:30 la finalissima. Tutte le partite saranno trasmesse in diretta da Sportitalia.
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